Non sono un grande fan di Ronconi, ma ho trovato questo spettacolo veramente ben fatto e significativo.
E' magico, nonostante il regista abbia fatto di tutto per eliminare gli elementi fantasiosi e favolistici dal testo (niente foresta, niente Atene incantata come nel film di Reinhardt...). Ma questa è la forza del teatro, è una macchina creatrice di sogni che, anche con la scenografia ridotta all'osso (è costituita solo da lettere luminose che scorrono su binari), sa stimolare l'immaginazione e far vivere qualsiasi avventura allo spettatore.
Ronconi, i cui spettacoli sono da sempre caratterizzati da eccessi scenografici, stavolta si contiene per dirci che non sono necessari grandi macchinari per portare in scena una storia. Bellissima la scena in cui Fausto Russo Alesi è solo a recitare in proscenio e dietro no c'è NULLA, anche le pareti dell'enorme palco dello Strehler sono nude, e non si sente il bisogno di nient'altro.
Meraviglioso.
E' magico, nonostante il regista abbia fatto di tutto per eliminare gli elementi fantasiosi e favolistici dal testo (niente foresta, niente Atene incantata come nel film di Reinhardt...). Ma questa è la forza del teatro, è una macchina creatrice di sogni che, anche con la scenografia ridotta all'osso (è costituita solo da lettere luminose che scorrono su binari), sa stimolare l'immaginazione e far vivere qualsiasi avventura allo spettatore.
Ronconi, i cui spettacoli sono da sempre caratterizzati da eccessi scenografici, stavolta si contiene per dirci che non sono necessari grandi macchinari per portare in scena una storia. Bellissima la scena in cui Fausto Russo Alesi è solo a recitare in proscenio e dietro no c'è NULLA, anche le pareti dell'enorme palco dello Strehler sono nude, e non si sente il bisogno di nient'altro.
Meraviglioso.