Ho visto al Crt di Milano Fratello clandestino, un testo di M. Sorrentino, che ne ha curato anche la regia.
Lo spettacolo mi è piaciuto abbastanza, ma aveva anche diversi punti deboli. In scena 5 giovani immigrati raccontano le loro disavventure. L'atmosfera da periferia urbana degradata è resa efficacemente con pochi elementi: delle casse di legno e una saracinesca. I racconti frammentati dei ragazzi danno una buona panoramica sulla situazione dei clandestini.
Però...innanzitutto ci sono diversi tempi morti, e poi il testo si dilunga per cercare di incastrare le storie dei 5 e creare una trama comune che abbia un senso, ma a mio avviso non era necessario.
Non mi è dispiaciuto, ma non so se lo consiglierei...
Lo spettacolo mi è piaciuto abbastanza, ma aveva anche diversi punti deboli. In scena 5 giovani immigrati raccontano le loro disavventure. L'atmosfera da periferia urbana degradata è resa efficacemente con pochi elementi: delle casse di legno e una saracinesca. I racconti frammentati dei ragazzi danno una buona panoramica sulla situazione dei clandestini.
Però...innanzitutto ci sono diversi tempi morti, e poi il testo si dilunga per cercare di incastrare le storie dei 5 e creare una trama comune che abbia un senso, ma a mio avviso non era necessario.
Non mi è dispiaciuto, ma non so se lo consiglierei...